domenica 21 luglio 2013

Vico Equense - Di opposizione e altre amenità

Dunque, partiamo dall'ultima polpetta che stiamo assaggiando leggendo i giornali locali.
Metropolis riporta la notizia che l'ex presidente del consiglio comunale di Vico Equense, Matteo De Simone è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, per abuso d'ufficio.
Come ben si sa, De Simone, già condannato anche per falso qualche anno fa, fu nominato nel Consiglio di amministrazione della S.S. Trinità insieme alla consigliera Scaramellino e all'isp. Esposito.
Su questo blog e sulla carta stampata spesso abbiamo descritto il clima nel quale fu nominato quel cda, consociativo e di palazzo, con un accordo tra maggioranza e non maggioranza. Ci eravamo anche lamentati che l'illustre vip seianese e l'isp. Esposito a suo tempo, anche pubblicamente, ne avevano raccontate di cotte e di crude sul vecchio cda, e i suoi complici. E sul metodo consociativo di nomina.
Ci eravamo chiesti come mai persone tanto al di sopra delle umane debolezze avessero finito poi con il praticare una strada per la propria nomina, proprio nel cda della S.S. Trinità, ugualissima a quella per la quale si stracciavano le vesti qualche anno prima. E come potessero sopportare la convivenza con una persona, Matteo De Simone appunto, che aveva sulle spalle non delle stupide congetture nè bassi pettegolezzi, ma una condanna vera e propria ed era in attesa di altra sentenza con altro capo di accusa.
Naturalmente non sono arrivate risposte, solo lamenti, noia, spallucce, sbuffi per quelle "ciance". Perchè avessero accettato le nomine, Scaramellino ed Esposito non lo hanno mai spiegato. Eppure, mica glielo aveva prescritto il medico di doversi assumere quella particolare responsabilità. Evidentemente gli piaceva assai una carica dipersè molto clientelare oltre che nobile, a fronte della quale anche la convivenza con una persona non proprio cristallina era un piccolo, sopportabilissimo inconveniente. 

Parentesi. Si dice in giro, che il nuovo presidente Esposito abbia liquidato un avvocato incaricato dal vecchio cda di aprire un contenzioso col comune che non pagava gli affitti di alcuni locali nell'antico immobile. Gli avrebbe ritirato il mandato e lo avrebbe liquidato con soldi dell'ente. Avrebbe quindi incaricato un nuovo legale, sempre coi soldi dell'ente, il quale, guarda caso, ha sulla carta intestata gli stessi numeri di uno studio posto in una via centralissima di Vico Equense, il cui titolare è parente dello stesso ispettore. Ergo, i compensi relativi alla gestione legale della S.S. Trinità confluiranno a un professionista che ha lo stesso numero di telefono delll'avvocato parente di Esposito.
Chi racconta questa gustosa storiella si dice disponibile a confermare tutto pubblicamente.
Niente di male, dirà qualcuno, Esposito ha voluto servirsi di un avvocato di fiducia. Ok, va bene, ma non poteva scegliere un qualsiasi altro studio legale, magari fuori città, onde sgombrare il campo da possibili insinuazioni di natura clientelare e familistica? Tanto per rimanere nel clima del rigore e della trasparenza declamata generosamente a parole?
 
Chiusa parentesi. Oggi finalmente un movimento di minoranza ha chiesto che il "Ministro" rimuova Matteo De Simone dal suo incarico di consigliere del cda della S.S. Trinità, rifacendosi a una dichiarazione fatta nel consiglio comunale dell'8 aprile scorso.
In quel periodo De Simone si era dimesso e insieme al sindaco e a Giovanni Starace aveva sul groppone una condanna in primo grado da un bel po' di tempo. Giovanni Starace era stato addirittura sospeso dal consiglio comunale, come tutti sanno. Ebbene, nonostante questo garbuglio giudiziario, la minoranza chiese le dimissioni di De Simone dal cda della S.S. Trinità per il semplice fatto che si era dimesso dalla carica di consigliere comunale ed era venuto meno il criterio (l'inciucio?) sul quale erano nate le nuove nomine. Di condanne passate e in arrivo nessuno parlò, nè mai se ne è parlato. Oggi che il giornale pubblica della seconda condanna di De Simone, i consiglieri di minoranza trovano intollerabile la sua presenza nel cda... La vecchia condanna per falso invece era tollerabile??
C'è piuttosto un'ipocrisia di fondo dei consiglieri di minoranza che è davvero intollerabile.
Essi accettarono la compresenza di De Simone come viatico per occupare poltrone ambite e non potevano disconoscerlo il giorno dopo. La accettarono nonostante che ci fosse un altro grosso  inconveniente e cioè il conflitto di interessi che si innescava tra rappresentanti del comune e CdA, a cusa dei contenziosi esistenti e che oggi Esposito vuole risolvere con un nuovo legale dell'Ente...
L'onorevole Luisa Bossa del pd ha fatto più di un mese fa un'interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda,  sollecitata dal circolo "Carlo Fermariello". Con l'interrogazione si chiedeva al ministro competente di accertare che non vi fossero incongruenze nella nomina del cda. La Consigliera Scaramellino, né altri rappresentanti del suo movimento, non ha profferito parola pubblica su tale interrogazione, nemmeno una sillaba a chiarimento della sua posizione.

  
Nel frattempo. Un autorevole consigliere di minoranza, molto loquace e attivo, soprattutto su facebook, si lamenta del fatto che a un inutile convegno sul futuro della S.S. Trinità non tutti i parlamentari invitati siano intervenuti. Si lamenta il consigliere perchè dice che "qualcuno" abbia telefonato agli onorevoli assenti per chiedergli di non andare. Non si lamentava per la nomina del cda, nè per la presenza di De Simone nel cda, nè per le condanne piovute sui consiglieri comunali di maggioranza delle quali non ha mai fatto menzione. Si lamenta però per delle presunte telefonate, cioè delle stronzate, che verosimilmente non interessano a nessuno e che stanno alla politica come la lana sta alla seta...
 
Conclusione. Ci chiediamo quale sia il progetto alternativo alla nefasta esperienza della giunta Cinque, dove si voglia andare a parare. L'aver massacrato l'unico partito di opposizione a Vico Equense a cosa è servito? Ad occupare poltrone? A far finta di aver vinto qualche cosa? A fare degli show in consiglio comunale? A fare di tutto per salvare un sindaco ridotto al lumicino dalla sua stessa maggioranza in un'occasione più unica che rara soprattutto per conservare il proprio seggio?
Forse scopare le strade alla fin fine è l'occupazione che meglio gli si addice a questa improbabile minoranza che non sa o non vuole fare opposizione. In fondo gli elettori, diciamocelo tra noi nostalgici di una sinistra ormai estinta, non hanno mai torto.
 

2 commenti:

mariad ha detto...

Forse è utile sapere che c'è un po' di ostruzionismo verso l'interrogazione parlamentare di cui si parla

bianca ha detto...

Finalmente la verità! Brava, sig. D'Ordia!