Dopo oltre trent’anni di lavoro appassionato presso le cucine dell’Hotel Aequa, va in pensione lo chef Clemente Barba, con l’ affettuoso commiato dei proprietari dell’albergo e del personale tutto.
C’è commozione ed emozione nel salone principale dell’albergo mentre ci si stringe intorno allo chef per l’ultima fotografia di gruppo. Lui si abbandona ai ricordi con chi gli chiede del suo passato e racconta che da giovanissimo non pensava per niente a questo percorso lavorativo. Aveva cominciato addirittura come camionista a 18 anni, nel campo dei trasporti. Poi un ingaggio su una nave da crociera, lontano dai fornelli. La svolta avviene quando un parente lo chiama in qualità di aiuto cuoco in un albergo di Pacognano e in questo modo comincia la sua onorata carriera di chef. Dopo altre brevi esperienze, infatti, approda alle cucine dell’Hotel Aequa a Vico Equense dove ha la fortuna di fare da assistente a Ciro De Simone, quotatissimo chef degli anni 70/80. E’ con De Simone che Clemente Barba si specializza nella preparazione di piatti tradizionali e nelle ricette più originali ed elaborate, al punto da prenderne il posto, quando questi si ritira dall’attività.
Barba dimostra creatività e ingegno nella preparazione e nella cura dei menu del ristorante dell’Aequa. Tutto quello che mette in tavola è gustoso, preparato con ingredienti naturali e con prodotti stagionali, spesso provenienti dagli orti della generosa terra vicana. Il suo piatto forte, come ricorda egli stesso e i degustatori delle sue prelibatezze, sono gli agnolotti ripieni di ricotta, salsiccia e provola affumicata serviti con un ottimo ragù. Un piatto con ingredienti tipici della Penisola Sorrentina.
Dopo tanti anni dietro ai fornelli, Clemente Barba dunque si congeda dal luogo di lavoro, ma non esclude che in futuro potrà ancora collaborare. Nel frattempo avrà più tempo per stare con la moglie, Maria, la "sua" cuoca preferita, e coltiverà il suo orto a Fornacelle. Lo staff che si è formato con lui continuerà la sua opera all’Hotel Aequa, ma sentirà la mancanza di un maestro bravissimo, esperto e disponibile.
Maria Dordia per "Il Gazzettino Vesuviano"Nella foto: lo chef Clemente Barba
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