Con il seguente documento il Consigliere Pasquale Cardone si è dimesso dalla sua carica.
Asciutto e determinato il contenuto della lettera inviata al Sindaco e ai consigliere, della quale ne ha dato lettura il consigliere stesso, mettendo in evidenza le motivazioni profonde che hanno determinato la sua scelta.
Dopo la lettura del documento, Pasquale Cardone ha lasciato l'Aula.
Antonio De Martino e Ciro Vanacore hanno commentato le dimissioni di Cardone con una serie di accuse inqualificabili e indicative del clima che si è creato in questi anni attorno al consigliere Cardone. Più contenute le dichiarazioni del consigliere Guida, il quale si è rammaricato per l'uscita di scena di Cardone, improvvisa e inaspettata, dichiarando che avrebbe voluto approfondire la discussione e tentare di sanare lo strappo profondo che si è veuto a creare all'interno del Consiglio tra maggioranza e opposizione.
Il Consigliere Davino ha chiesto una sospensione del Consiglio, per tentare di modificare la scelta di Cardone.
Alla fine degli interventi, il Consiglio Comunale ha però ripreso il suo normale svolgimento.
Ecco il contenuto della lettera di dimissioni di Cardone, che da sola spiega perfettamente il clima di ostruzionismo creato dalla maggioranza di Gennaro Cinque, dai funzionari comunali, dall'apparato di Governo chiuso e riluttante a qualsiasi tentativo di dialogo.
AI Sindaco del Comune di Vico Equense
AI Presidente del Consiglio Comunale di Vico Equense
Ai Sigg. Consiglieri Comunali
p.c. A S.E. al Prefetto della Provincia di Napoli
Oggetto: dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale
Con la presente comunico le mie dimissioni da Consigliere Comunale; le motivazioni di tale grave scelta vanno ricercate nel lavoro da me svolto in questa consiliatura.
All'indomani del voto amministrativo del 2006 , appena eletto in Consiglio Comunale, ritenni che questa fosse l'occasione migliore per poter mettere la mia esperienza e la mia conoscenza al servizio del Paese. Pensai che, pur dai banchi della minoranza, avrei potuto alimentare un corretto e costruttivo confronto politico, contribuendo con idee e proposte alla risoluzione dei problemi della nostra Città.
Questa mio intendimento è però stato vanificato: immediatamente emersero difficoltà e problemi nei rapporti con i vari organi istituzionali (Sindaco. Giunta. Maggioranza e Minoranza Consiliare e con alcuni settori della dirigenza comunale.
Il primo scontro significativo si ebbe in Consiglio Comunale, nel momento in cui furono chieste al Sindaco spiegazioni e chiarimenti in merito alle procedure di affidamento di fornitura di mobili per la nuova Casa Comunale. Quelle domande, a distanza di quattro anni, aspettano ancora risposte. L'episodio, intanto, fu significativo del modo di come il Sindaco ed i suoi collaboratori volevano amministrare la cosa pubblica. Con il passare dei mesi ho assistito ad un crescendo di scortesie istituzionali nei miei confronti. fatte di silenzi. omissioni ed intimidazioni. Basta leggere gli atti per comprendere che molte questioni lasciano ancora oggi legittimi dubbi. Ad esempio:
1) la negazione di atti e documenti amministrativi, richiesti nell' esercizio delle mie funzioni;
2) l' espletamento di alcuni concorsi e le relative assunzioni al Comune;
3) alcuni contratti di Consulenza con professionisti esterni;
4) l'uso discutibile di risorse finanziarie nei lavori pubblici; si evidenziano, ad esempio, le centinaia di migliaia di euro spesi nell'ammodernamento delle reti tecnologiche senza progetto e senza alcuna procedura di gara; il riconoscimento di maggiori somme alla Società che gestisce la pubblica illuminazione, fatto con una delibera di Giunta che suscita perplessità; l'aggiudicazione e l'iter di tanti altri appalti pubblici, quali Piazza Kenendy, Raffaele Bosco, ampliamento della Scuola di Arola, Palazzetto dello Sport, viabilità interna etc. etc.
5) l'inversione di 180 gradi nelle politiche sociali e nella raccolta dei rifiuti solidi urbani con l'uscita dal Piano Sociale di Zona e dalla Società Terra delle Sirene.
6) I tanti procedimenti penali aperti a carico di amministratori e funzionari comunali.
Aggiungo e rilevo: la gravità del comportamento del Sindaco, il quale in cinque annI. nonostante sottoposto a pesantissime accuse politiche ed oggetto di alcuni procedimenti penali a suo carico, dentro e fuori il Consiglio Comunale, non si è mai elevato al dovuto confronto, neanche quando ha licenziato un'intera giunta scatenando pesanti affermazioni sul suo operato da parte degli Assessori esonerati.
Ebbene, su questo ed altro mi sarei aspettato un ruolo indipendente, forte e consapevole del Consiglio Comunale; questo anche per dissipare quei dubbi sopra richiamati.
Invece, come detto, ho dovuto registrare l'inasprimento dello scontro politico che andava di pari passo con il crescere del mio disagio a svolgere le funzioni di Consigliere Comunale. L'esigua minoranza consiliare rimasta ed in particolare chi scrive, è stata messa all'angolo, costretta a subire una massacrante azione demolitoria fatta di limitazioni, contrasto, impedimenti ed, in alcuni casi, di intimidazione, come dimostrano ampiamente i verbali del Consiglio Comunale e le note inviate dallo scrivente alle autorità sovracomunali competenti.
In tutto questo va evidenziata una responsabilità politica del Presidente del Consiglio Comunale, che avrebbe dovuto e potuto, forte della sua esperienza, svolgere la propria funzione con maggiore determinazione ed autorevolezza.
Nonostante tutto, pensavo di resistere fino alla fine della Consiliatura. Non mi è stato possibile.
Dopo aver appreso il contenuto degli ultimi atti amministrativi. ho ritenuto che la misura è colma e ho deciso di rassegnare le dimissioni e rompere definitivamente con questo Consiglio Comunale eletto nel 2006. il quale. a mio parere. ha da tempo esaurito. senza appello. la sua funzione istituzionale. La mia non è una resa. ma una decisione consapevole e responsabile. proiettata alla continuazione del mio impegno. con maggiore dedizione e proficuità per dare alla nostra Città un Governo diverso rispetto a quello attuale.
Un nuovo Governo cittadino che faccia della Legalità e della Trasparenza il fondamento dell' azione amministrativa ..
Rivendico con orgoglio quanto fatto da me in questa Consiliatura; penso di avere onorato e rispettato l'impegno assunto con gli elettori. Ho assunto la responsabilità politica del mio operato anche quando. mio malgrado. ho dovuto interessare di alcune vicende amministrative le Autorità Giudiziarie.
Tutto è stato fatto nella convinzione che era mio dovere e che qualsiasi azione da me intrapresa non è stata mai influenzata da fatti o risentimenti di carattere personale.
Auguro a tutti i Consiglieri Comunali un proficuo lavoro, nell'interesse di questa nostra Città.
Tanto dovevo, Cordialmente
Pasquale Cardone
Vico Equense, 28 gennaio 2011