sabato 14 giugno 2008

Questa mattina

dedico un po' del mio tempo a chiarire una vecchia diatriba, che qualcuno vuole a tutti i costi mantenere aperta, e che riguarda l'ex partito dei DS a Vico Equense.
Non ci dovrei perdere ormai più tempo, prima perchè il partito dei DS non esiste più, anche se alcuni lo dimenticano, poi anche perchè il mio tempo è prezioso. Ma tant'è, ogni tanto perdere un po' di tempo in fondo può essere rilassante.

Dunque, come in tutti i partiti di questo mondo, anche nei DS c'era un fluire di correnti. E' normale dialettica, io direi. In effetti, che non ci sia una visione totalitaria del mondo e della politica è segno di vitalità e democrazia...
In genere le correnti creano movimento, nell'ex partito dei DS per un po' invece, paradossalmente, le correnti anche piuttosto impetuose che lo attraversavano, creavano il pantano, la stagnazione. Essì, sembra un ossimoro, ma in politica si sa che questo è abbastanza normale: la possibilità del ghiaccio bollente non è per nulla da escludere...
E come in tutte le situazioni appantanate succedevano cose opache e ambigue, come ad esempio che una parte infinitamente minoritaria del Partito dal punto di vista del consenso elettorale, grazie alla predisposizione al gioco delle tre carte, la facesse da padrona, paralizzando qualsiasi iniziativa.
Poi arrivarono le elezioni Comunali. Che se hanno segnato una sconfitta sonora di tutto il Centrosinistra, hanno avuto però il merito di fare chiarezza dentro gli ex DS.
Le percentuali di voto nel partito furono schiaccianti: il 52% dei consensi, contro uno sparuto 28%, a fronte di una lista nella quale apparivano evidenti le separazioni "dialettiche" e che mantenne intatto il suo potenziale di voti.
Ora, chi ama la democrazia deve accettare che i cittadini decretino il successo elettorale e tutte le maggioranze. Nell'ex partito dei DS è accaduto questo. Qualcuno ha vinto e qualche altro ha perso, inutile tentare di confutare questo dato inventandosi soprusi o ingiustizie. I numeri sono dei macigni...
Come è inutile voler per forza fare un elenco dei buoni e dei cattivi, di chi aveva ragione e di chi aveva torto. La politica è fatta di consensi innanzitutto. Se non si prende atto di ciò, non si è dei buoni politici, meglio cambiar mestiere.
E poi, tutto sommato, questa è una storia morta e sepolta.
E' tempo di scriverne un'altra, se si è capaci.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo articolo è indubbiamente interessante e chiaro.
Gioverebbe tuttavia capire in qualità di quale organo tu scriva ciò che scrivi.
Mi spiego meglio, se questo è, come sembra voler essere, uno strumento ufficiale del PD Vico Equense è utile sapere chi ti ha nominata amministratrice di tale blog.
Tu esprimi le tue idee, quelle di una corrente del partito o quelle dell'intero partito?
Se esprimi solo l'opinione tua è giusto dare spazio a tutti gli altri, così come se esprimi l'idea di una corrente è necessario ascoltare e dare spazio anche alle altre correnti.
Adriano Gorgoni è il coordinatore, ma tu chi sei? Che diritto hai di utilizzare questo spazio? Lo spazio di tutti gli altri dove sta?

Attendo risposte.
Anzi attendiamo risposte.

Ciao ciao

mariad ha detto...

Quante domande anonimo, anzi anonimi...
Cmq, ti assicuro, anzi vi assicuro, che ho tutto il diritto di scrivere in questo spazio e lo faccio anche in qualità di persona informata dei fatti.
Se vuoi, anzi se volete, esprimere esprimete! Le porte sono aperte. Qua non si censura nessuno.

ciao ciao

Anonimo ha detto...

Cara Maria,
Sto seguendo con curiosità tutta questa querelle tra te, Alex,e i tutti anonimi:le vicende dei vecchi DS e dei Nuovi Democratici, in effetti sempre le stesse persone - e non parlo di Vico Equense, perchè trovo avvilente tutta questa querelle- perchè anche chi fa la polemica è vecchio come il cucco.Quello che però non mi è piaciuto nel tuo post è questa frase:"chi ama la democrazia deve accettare che i cittadini decretino il successo elettorale e tutte le maggioranze".
Niente è più lontano dalla democrazia e dai cittadini, come le elezioni delle maggioranze nei partiti attuali, ma anche nelle stesse elezioni politiche. Tutte le maggioranze elette nei partiti sono oligarchiche ed autoreferenziali, proprio perchè le scelte sono imposte dall'alto e solo poi si chiamano i cittadini ratificare quelle scelte.Questo andrebbe detto per amore di onestà.