Luis Bacalov è stato il grande protagonista della serata dedicata alle colonne sonore del cinema mondiale, inserita nel Social Word Film Festival di Vico Equense. L’ottantaduenne maestro argentino, naturalizzato italiano, vincitore dell’Oscar per la musica del film “Il postino”nel 1996, si è esibito nell’esecuzione di celeberrimi brani scritti da lui stesso e da altri grandi compositori del cinema e non ha deluso l’attesa degli spettatori eseguendo per ben due volte il tema de “Il postino”, ultimo film interpretato dal grande Massimo Troisi. Una intensa commozione ha attraversato la platea riportando alla memoria le bellissime sequenze nelle quali Troisi appariva già molto provato dal male al cuore che lo portò via.
La suggestione e i ricordi che hanno
attraversato piazza Mercato, denominata “Arena Loren” in occasione del Festival,
hanno fatto dimenticare la lunga diatriba giudiziaria nata proprio sul tema de
“Il postino” tra Bacalov e i musicisti Sergio Endrigo e Riccardo Del Turco, i
quali rivendicavano la paternità del brano. La questione si è chiusa solo nel
2001, quando Bacalov è giunto a una conciliazione con le controparti, senza mai
ammettere di aver commesso un plagio. Ma Bacalov è pur sempre un grande compositore
che ha lavorato con i più famosi registi internazionali e la sua presenza a
Vico Equense ha segnato un passaggio culturale di grande qualità regalando
momenti di forte intensità musicale scanditi dalle vitalissime mani
dell’anziano compositore.
E stata
la prima volta di un premio Oscar al Social Word Film Festival che è alla
quinta edizione nel comune di Vico Equense. La manifestazione quest’anno si è
fregiata della presenza di un altro artista internazionale di grande spessore,
l’attore Franco Nero e accoglierà nelle prossime serate un omaggio a Francesco
Rosi con il film “Le mani sulla città”, interpretato dall’ex sindaco di Vico
Equense Carlo Fermariello. Il film verrà proiettato nell’”Arena Loren” e vi assisteranno
in prima fila d'onore la moglie di Fermariello, Ginette, e la sorella
Fernanda.
Altre presenze d’eccezione Riccardo Scamarcio e Valeria Golino. L’attrice in particolare è la "Madrina" della manifestazione e parteciperà con il film “Miele” da lei stessa magistralmente diretto nel 2013, riproposto nella serata di venerdi 10 luglio. Da vedere assolutamente anche la bellissima pellicola “Anime Nere” di Francesco Munzi che ha collezionato una quantità notevole di David di Donatello. Ovviamente, per chi avrà voglia di entrare nella “Sala Troisi”, ovvero Teatro Mio, alle 11.00 del mattino prima di andare al mare.
Altre presenze d’eccezione Riccardo Scamarcio e Valeria Golino. L’attrice in particolare è la "Madrina" della manifestazione e parteciperà con il film “Miele” da lei stessa magistralmente diretto nel 2013, riproposto nella serata di venerdi 10 luglio. Da vedere assolutamente anche la bellissima pellicola “Anime Nere” di Francesco Munzi che ha collezionato una quantità notevole di David di Donatello. Ovviamente, per chi avrà voglia di entrare nella “Sala Troisi”, ovvero Teatro Mio, alle 11.00 del mattino prima di andare al mare.
In
questa edizione, come in quelle precedenti, ha avuto luogo la selezione di
corto e lungometraggi a sfondo sociale di giovani registi under 35. La sezione,
che prevede anche un concorso e una premiazione delle opere presentate, è il
cuore pulsante del Social Word Film Festival e ne garantisce i finanziamenti
regionali. Oltre al clamore del red carpet con artisti affermati, la kermess è infatti
anche una vetrina per giovani aspiranti cineasti selezionati e premiati da una
giuria composta in gran parte da studenti delle scuole italiane. Questa sezione
del Festival è poco seguita dal pubblico benché sia una vera immersione nel
cinema giovanile italiano ed estero, non sempre di qualità ma di sicuro
interesse. Purtroppo gli orari un po’ infelici, nelle ore più calde della
giornata, non hanno incentivato la partecipazione del pubblico.
E ancora
una volta si sente la mancanza di una sala cinematografica in città. L’Arena
Loren ospita un bellissimo palco con un grande schermo, ma non è esente dai rumori della strada,
nonostante gli sforzi dell’amministrazione di evitare contaminazioni chiudendo
al traffico il Corso Filangieri. Gli altri ambienti selezionati per le
proiezioni non hanno una buona acustica e sembrano inadeguate a un evento del
genere. Eppure la manifestazione rappresenta una opportunità ghiotta per la
città, per la diffusione dello spirito di accoglienza delle strutture
alberghiere e di svago, ma è innegabile che fare una kermess sul cinema quando
la vecchia sala cinematografica aspetta ancora di essere ricostruita suona come
una beffa per chi il cinema lo ama davvero.
Tuttavia
si spera che ci siano altre edizioni del Festival nella meravigliosa cittadina
vesuviana spesso carente di iniziative di spessore culturale. Il costo
sostenuto dal comune per organizzare l’evento può essere risarcito nel tempo da
un ritorno turistico e di immagine e dalla sensibilizzazione dei residenti verso i
temi sociali e culturali che accompagnano tutto il Social Word Film Festival.
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