Ci sono voluti tre Consigli Comunali per sancire a rigor di legge la decadenza di Gennaro Cinque, Sindaco di Vico Equense. Grazie a un marchingegno burocratico Giunta e Consiglio Comunale restano al loro posto e Gennaro Cinque potrà correre per le elezioni regionali senza passare per le dimissioni. Al suo posto farà da Sindaco Benedetto Migliaccio che già si è insediato sullo scranno di primo cittadino.
Sulla decadenza l’opposizione si era espressa con dure
proteste, soprattutto del Consigliere Dilengite che in aula aveva criticato
fino all’ultimo le modalità di tutta l’operazione politica messa in atto,
ritenendole ai limiti della legalità. Anzi aveva detto a chiare lettere che il
contenzioso aperto dal sindaco con l’amministrazione comunale era stato creato
a bella posta per evitare le dimissioni di tutto il Consiglio Comunale e la
nomina di un Commissario Straordinario, imitando altri sindaci dell’area
campana candidati alle regionali.
Ma a nulla sono valse le proteste e i voti contrari o le
assenze dell’opposizione. Nonostante una nota inviata da Gennaro Cinque al
funzionario competente con la quale si impegna a rimuovere le cause del
presunto abuso per cui si era avviato il contenzioso col Comune, il Consiglio
Comunale ha approvato la delibera di decadenza.
Decadenza verso la quale, secondo il Segretario Generale Luigi Salvato,
lo stesso Gennaro Cinque potrà fare ricorso, se lo deciderà, per rientrare al
suo posto.
Ormai libero da vincoli, l’ex Sindaco si è lanciato nella
sua campagna elettorale per le regionali aprendo vari comitati sul territorio vicano, in centro e
sulle colline. Correrà per Stefano Caldoro nella lista di Forza Italia. Forte
di un indiscusso consenso che lo portò alla vittoria in qualità di primo
cittadino con più del 70% dei voti, Gennaro Cinque mira allo scranno regionale
anche se la sfida è durissima. Nella lista di Forza Italia dovrà vedersela anche
con un osso duro come la dott.ssa Flora Beneduce, anch’essa di Vico Equense, consigliere
regionale uscente, che non sembra disposta a restare a becco asciutto. Eletta
in seconda battuta alle passate regionali, la Beneduce ha già sparso per Napoli
e dintorni le sue gigantografie di propaganda esibendo il suo faccione
sorridete e ammiccante. “Io sono voi” ci manda a dire da un lenzuolo a colori da
molte migliaia di euro.
Di sicuro c’è che difficilmente saranno eletti entrambi, al
momento pare che non figureranno nemmeno in tandem come si usa per favorire la
parità di genere. Gennaro Cinque punta sulla collaborazione di Fulvio
Martusciello che gli garantirebbe una copertura nei comuni dell’interland di
Napoli, associandosi in tandem alla giovane Francesca Salatiello che pare
essere la nuova pupilla del potente parlamentare europeo. In cambio Gennaro
Cinque potrebbe garantire una decina di migliaia di voti sparsi in Penisola
Sorrentina, concentrati in massima parte a Vico Equense, suo paese natale. Flora Beneduce molto forte nei comuni di
S.Antimo e Villaricca rischia invece un flop a Vico Equense proprio grazie
all’ex sindaco che probabilmente non muoverà un dito in suo favore garantendo i
voti per la corrente di Martusciello.
Queste sono le prime indiscrezioni di chi sembra ben
informato dei fatti anche se non tutto potrebbe andare secondo logica. Le
divisioni del centro destra a livello nazionale potrebbero influire anche sul voto
regionale. Qualche vecchio fedelissimo di Gennaro Cinque pare sia confluito nel
NCD e non è detto che sia disposto a dare appoggio all’ex sindaco. Anche una
parte della sua ex maggioranza potrebbe voltargli le spalle disperdendosi nelle
liste che appoggiano Stefano Caldoro.
Insomma Gennaro Cinque forse si è imbarcato in una avventura
un po’ troppo complicata e senza le sufficienti garanzie per cavarsela. E il
rischio per i due candidati di Vico Equense, se di rischio si può parlare per
gli elettori, è che restino entrambi fuori dai giochi. Tanto più se si pensa
che Stefano Caldoro non primeggia nei sondaggi e potrebbe avere una brutta sorpresa. In questo
caso per l’ex sindaco, ma anche per Flora Beneduce, non ci sarebbe scampo.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
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