giovedì 27 febbraio 2014

Vico Equense - SS. Trinità e Paradiso, il presidente Esposito indica una nuova via



Il nuovo CdA insediatosi  alla fine del 2012, nella persona del Presidente Vincenzo Esposito, ha redatto un volantino-comunicato nel quale ipotizza nuove soluzioni per il destino del complesso monumentale SS. Trinità e Paradiso di Vico Equense.
Esposito innanzitutto mette a parte la collettività di un ipotetico pericolo incombente sulla SS. Trinità, a tutt'oggi occupata in parte dalla Fondazione ITS.BACT istituita dal vecchio CdA. Il che, secondo Esposito, rappresenta un’onta che le istituzioni devono immediatamente provvedere a lavare. Addirittura Esposito si spinge a dire che c’è in atto un “disegno eversivo” del vecchio CdA il quale mantenendo il possesso dei locali mira a trasformare l’intero immobile in ITS.BACT. Dice Esposito:” La fondazione non restituisce i locali dell’Istituto in suo possesso, non perché gli servono, ma perché spera ancora di gestire tutto il complesso. “
I timori di Esposito non finiscono qua. Infatti, egli teme anche che le lungaggini ministeriali facciano impantanare le procedure per l’acquisizione dell’Ente al Comune. E, per scongiurare sia le possibili espansioni dell’ ITS.BACT che la vendita dell’immobile a privati come soluzione finale, suggerisce una nuova via. Nelle sue intenzioni c’è la volontà di riaprire l'antico e glorioso educandato femminile che ha occupato l’immobile per qualche secolo. Ma, non avendo il CdA la possibilità economica di arrivare a questo traguardo, chiede al Sindaco di collaborare in maniera formale e sostanziale al progetto con una gestione congiunta tra Comune ed Ente. Un accordo ben strutturato,  secondo Esposito, consentirebbe al Comune di chiedere al MIUR, ministero competente, "l’affidamento della gestione del patrimonio nella forma di comodato modale”. E il gioco sarebbe fatto.
La proposta di Esposito è tutta da sostanziarsi non essendovi ad oggi né atti comunali, né dell’Ente SS. Trinità che paventino la soluzione auspicata dal Presidente. Il nuovo corso di educandato femminile aprirebbe altresì nuovi interrogativi. La gestione e la direzione della nuova scuola a chi farebbe capo? E delle assunzioni e degli introiti chi dovrebbe occuparsene?

E verrebbe anche da chiedersi come mai il prof Esposito si angosci tanto per l'eventualità che l’Ente non venga acquisito al Comune. Ha avuto qualche soffiata? Sa che l’iter si è inceppato o s’incepperà per qualche motivo? Eppure c’è stato un rincorrersi di comunicati da parte di molte persone che si attribuivano il merito dei passi avanti fatti per l’acquisizione. Prima la prof. Scaramellino che con un acido comunicato nei confronti di presunti nemici della S.S. Trinità si affannava a ricordare quanto si fosse data da fare.  A ruota esternava la segretaria del pd locale, Franca Rossi, che si preoccupava di mettere in risalto l’opera fondamentale in Parlamento dei suoi referenti politici nazionali. Dulcis in fundo, anche il MpV  nella veste di Natale Maresca, il quale faceva sapere che un esponente nientedimeno del M5S, ovvero il deputato cittadino Luigi Gallo, componente della Commissione Cultura, si era interessato alla questione e gli aveva promesso il suo voto favorevole al progetto di legge di Luisa Bossa. Insomma, un carosello di primogeniture che non mettevano in dubbio il passaggio dell’Ente al comune. Invece, oggi esce la nuova versione del prof. Esposito che a sorpresa rivela l'urgente necessità di correre ai ripari con una nuova proposta. Proposta che, in sostanza, ha tanto il sapore di una Fondazione ex novo, ma presieduta da lui e animata sicuramente da nobili propositi.
In questo ginepraio c’è da prendere atto che la SS. Trinità accende non poche fantasie.
 Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto: Vincenzo Esposito; SS. Trinità e Paradiso, Vico Equense


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