Nella sala multimediale della SS. Trinità a Vico Equense, si è tenuto un interessante incontro promosso dagli Amici di Media 2000, alla presenza di un folto pubblico composto in gran parte dagli alunni di scuola media e dell’Istituto Alberghiero. Tema dell’incontro “VideofoniamoVico” progetto di produzione cinematografica attraverso i telefonini cellulari come strumento per riprendere il territorio e raccontarlo.
Durante l’incontro è stato proiettato un video nato dalla fantasia di alcuni ragazzi proprio per dimostrare che basta poco, tra fantasia e ingegno, a creare un cinema fai da te di sicuro effetto comunicativo.
Il progetto è rivolto soprattutto alle scuole che si fanno da tramite per privilegiare la conoscenza del territorio e per incentivare un uso alternativo del telefonino cellulare che diventa strumento creativo per realizzare veri e propri microfilm. Ne hanno parlato esperti di comunicazione e produzione filmica, insieme a Maria Pia Rossignaud, direttore di Media 2000, e a Chiara Guida autrice del progetto.
Vico Equense ha un patrimonio paesaggistico di inestimabile bellezza, in passato set per film di successo ed è perciò il luogo ideale per la partenza di un progetto che è finalizzato soprattutto alla capacità di valorizzare, o comunque mettere in primo piano, il territorio.
Non sempre la propria città, o quelli che Tonino Guerra chiamava “I luoghi dell’anima” sono vissuti consapevolmente dalle giovani generazioni. Anzi, un luogo, per quanto bello e antico, è percepito con indifferenza, come la normale cornice della propria esistenza. Non ci si sofferma sui particolari, sulla “scenografia naturale ed ambientale”, ci si convive in una sorta di compiacimento dei sensi che non viene analizzato e approfondito. Il telefonino cellulare gioca un ruolo importante, gli sfondi panoramici diventano molto spesso ideali per fotografare amici ma non viene messo a fuoco il potenziale filmico che possono offrire per inventare storie, analizzare vissuti, realizzare "riprese" anche di natura documentaristica.
L’opportunità offerta da progetti come “VideofoniamoVico” è dunque da prendersi al volo. Stimolando e arricchendo di competenza specifica la naturalezza con la quale i ragazzi si servono delle nuove tecnologie, si possono percorrere strade affascinanti alla riscoperta del proprio territorio, costruendo storie nelle quali il paesaggio storico-ambientale diventa veicolo di trasmissione del sapere, o di vissuti, proprio come nella migliore tradizione cinematografica. In questo modo si coltiva anche l’amore per un territorio saccheggiato da una cementificazione selvaggia o abbrutito dall’incessante fluire di un traffico assordante e per i monumenti storici, presi di mira purtroppo proprio dai ragazzi che si divertono a imbrattarli con grandi scritte.
C’è da augurarsi che le autorità comunali, ma soprattutto le scuole del territorio, facciano proprio il progetto. A Vico Equense per ora l’unica scuola a mandare avanti questa proposta è l’Istituto Comprensivo "Caulino" di Moiano.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"Nella foto: Maria Pia Rossignaud, direttore "Media 2000"
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