Nessuna nuova, buone nuove si potrebbe pensare di fronte al silenzio dell’amministrazione comunale di Vico Equense in relazione a spiagge e antenne per la telefonia. Invece, per certi aspetti, si retrocede, si torna al punto di partenza. A una delegazione del pd che gli chiede quali sono le decisioni in merito alle spiagge libere, il Sindaco Gennaro Cinque laconicamente risponde: “Vi giro la domanda, voi che fareste nei miei panni?”. E poi parte a sciorinare la storia degli ultimi venti anni di gestione delle spiagge libere, ricordando che un tempo erano piene di spazzatura di ogni genere mentre oggi, grazie alla collaborazione dei concessionari, si è ottenuto un punto in più sulla raccolta differenziata. Sul futuro, o meglio, sulla prossima stagione balneare alle porte però non mette in cantiere niente di nuovo. Le spiagge cosiddette libere funzioneranno come l’anno scorso. “Ma il bando perché non l’ha fatto?” chiede la responsabile del circolo Fermariello. “ Per un anno chi vuole che si prenda questa responsabilità?. Il bando va preparato per bene, chi chiede la concessione deve avere un lungo termine davanti per operare. Almeno tre anni. Daremo prossimamente in concessione i litorali fino al 2015 con un bando dettagliato che privilegerà soprattutto i cittadini di Vico Equense.” Il pd chiede allora di essere coinvolto per fare le sue proposte sulla gestione degli arenili e il Sindaco assicura la massima apertura in questo senso, prospettando tavoli allargati di discussione. Nel frattempo i litorali liberi saranno occupati, come l’anno scorso, dai lettini e dagli ombrelloni approntati dai proprietari dei chioschi. Ma il Sindaco, sollecitato sull’argomento, si impegna a una maggiore sorveglianza, in modo che non vengano favoriti i pendolari che in massa si accaparrano i posti migliori a danno dei residenti. “E - chiarisce Cinque- “non è consentita la prenotazione telefonica, per cui sdraio e lettini non occupati sono a disposizione di chi arriva.” Il comune, dietro sollecitazione dei responsabili del pd, si impegna altresì a diffondere i diritti del bagnante con dei manifesti informativi, anche in relazione alla recente legge regionale che sancisce la gratuità dell’ingresso per i bambini fino a 12 anni su tutti i litorali, liberi e privati. Quanto ai proventi Cinque dice che saranno utilizzati per fare finalmente una misurazione degli arenili dati in concessione ai privati. “Ancora oggi non sappiamo la reale grandezza delle aree. Ci si rifà a delle misurazioni vecchie e approssimative. Su questo intendo fare chiarezza.”
Sulle antenne per la telefonia mobile il Sindaco ribadisce la sua intenzione di non installare antenne di sorta se non si risolve prima il digital divide che regna in collina. Nella settimana prossima si potrebbe insediare la commissione di esperti chiesta dal Comitato Art. 32, la quale, secondo il Sindaco, dovrà esaminare il problema nella sua globalità, considerando anche l’attuale situazione di Montechiaro. Nella splendida frazione collinare, infatti, al momento c’è un impianto in un terreno privato che irradia onde elettromagnetiche ad alta densità ed essendo l’unico a garantire la linea per i cellulari e internet anche in centro, riceve milioni di impulsi. “Il beneficiario della concessione- dice il Sindaco- non utilizza certo i proventi per fare misurazioni di sorta. I soldi se li intasca lui. Non capisco perché nessuno si preoccupa di questo, quasi che i cittadini di Montechiaro siano di serie B.” Poi non può fare a meno di sfogare la sua amarezza per il ricorso intentato contro il Comune per le antenne installate sul torrino dell’orologio. “Avevo dato ampia disponibilità alla collaborazione. Il ricorso è stato un colpo basso che non mi aspettavo.” A questo punto interviene anche il Vicesindaco, l’avv. Migliaccio, presente all’incontro:” Le parti in causa però non sono solo il comune e il comitato Art, 32 perché ad essere danneggiate da un esito negativo del ricorso sarebbero le compagnie telefoniche, le quali scenderanno in campo per salvaguardare i loro interessi. La faccenda non è così semplice come si potrebbe pensare superficialmente.” Nell’attesa, il Sindaco ripensa a una proposta fatta dal consigliere della minoranza Dilengite. “Una proposta intelligente”, dice Cinque. E cioè una maggiore diffusione sul territorio di antenne a bassa potenza e con minore potenziale inquinante che potrebbe sostituire quella più pericolosa di Montechiaro e nel contempo ridurre l’intensità delle onde anche in centro. “La commissione di esperti potrebbe essere d’accordo con questa soluzione.” Il pd ribadisce l’assoluta necessità di un piano di zonizzazione, proprio per salvaguardare la salute di tutti.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto: il Sindaco Gennaro Cinque
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