domenica 25 marzo 2012

Vico Equense - Settimana Santa tra fede, folklore, storia e tradizione

La comunità di Seiano rinnova il rito della triennale processione del Cristo morto
Vico Equense – Durante il periodo di preparazione alla Pasqua le manifestazioni di fede e devozione che ripercorrono la passione di Cristo, rappresentano una tradizione ben radicata in tutta la Penisola Sorrentina. L’Amministrazione del Sindaco Gennaro Cinque, quest’anno ha concesso il patrocinio della Città di Vico Equense all’arciconfraternita “Morte ed orazione” della frazione di Seiano, per l’organizzazione della tradizionale processione del Venerdì Santo, che si terrà il prossimo 6 aprile. Il piccolo casale aveva inizialmente diverse Confraternite con sede nella Chiesa Parrocchiale. Le due più importanti erano quella della Morte ed Orazione e quella dell’Immacolata. Per porre fine alle diverse liti che contrapponevano i diversi confratelli su consiglio dell’allora Arcivescovo Monsignor D’Aquino si decise di fondere le varie Congreghe esistenti in una sola, quella della Morte ed Orazione. Scopo fondamentale dell’Arciconfraternita era essenzialmente l’assistenza spirituale degli associati e la sepoltura dei defunti poveri. Fra le principali attività esterne della Confraternita, occupa un posto di primo piano l'organizzazione della triennale processione del Cristo morto che inizia al calar della sera, percorrendo la statale fino a Vico Equense. A Seiano il Venerdì Santo è propriamente la "festa del Signore morto", come ancora si esprimono gli anziani del posto con un ossimoro teologicamente fondato nel Vangelo di Giovanni, dove la Passione del Figlio è Gloria di Dio, la Croce celebra il suo sposalizio con la Chiesa e il tutto, deposti i connotati del lutto, assume un senso di redenzione. Il corteo degli incappucciati rossi è alla sua quarantaseiesima edizione e rappresenta un appuntamento imperdibile per chi vuole unirsi alla celebrazione del mistero della vita e della morte. E’ composto da trecentocinquanta figuranti, quaranta dei quali vestiti con abiti d’epoca. Tra i più rappresentativi e scenografici: Giuda, Erode, Pilato, Caifa, i soldati, il servitore di Pilato, il centurione. Ad arricchire ulteriormente il corteo sono i quattordici cavalli, che identificano la processione di Seiano, distinguendola dalle altre della penisola sorrentina. Immancabili la corona di spine, i chiodi, la Veronica, il gallo di San Pietro ubriacato per l’occasione, la mano che schiaffeggiò il Signore e, infine, la statua del Cristo deposto e quella dell’Addolorata. Un anticipo di gioia pasquale emerge poi dall'ultimo atto del rito: la chiassosa distribuzione delle uova di cioccolata ai bambini del coro che, accompagnati dalla banda musicale cantano lungo tutto il corso della processione l'ingenuo e suggestivo inno "Deh! Piangi tu Getsemani l'afflitto Redentore". “Quest’anno – spiega il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque - ricorre il 300esimo anniversario della fondazione dell’Arciconfraternita (1712 – 2012). La solenne processione che rievoca la passione e la morte di Gesù, è una tradizione consolidata per la Città di Vico Equense. Una manifestazione d’interesse religioso, culturale e sociale che oltre al coinvolgimento di tutta la cittadinanza e in particolare delle nuove generazioni, registra la presenza di tantissimi turisti italiani e stranieri.”
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