RARECA “Razze Autoctone a Rischio di Estinzione della Regione Campania”
Martedì 5 LUGLIO 2011 ore 9.30
Complesso Monumentale della S.S. Trinità e Paradiso
Via San Ciro, 38 Vico Equense
La tutela e la salvaguardia delle biodiversità di razze e di popolazioni adattate a particolari condizioni ambientali è fondamentale per evitare la perdita di patrimoni genetici (geni e combinazioni genetiche) praticamente irripetibili. Una loro valutazione e conservazione tende ad evitare non solo la scomparsa di genotipi non più recuperabili ma a valorizzare le capacità di adattamento di questi individui ad ecosistemi specifici, le caratteristiche produttive peculiari di tali popolazioni ed il patrimonio non solo economico ma anche culturale che queste razze particolarmente legate ad un territorio, come quello della Regione Campania, rappresentano.
I TGA (tipo genetico autoctono) presenti in Regione Campania, iscritti al RA e/o LG (AIA-ARAC), ed oggetto della misura PSR sono il Bovino Agerolese, il Cavallo Napoletano, il Cavallo Salernitano ed il Cavallo Persano, l’Ovino Laticauda e l’Ovino Bagnolese, la capra Cilentana ed il Suino Casertano.
L'importanza di tutela e salvaguardia dei TGA risiede infatti nella loro capacità di produrre, rispetto alle razze e specie cosmopolite, in ambienti difficili utilizzando in maniera ottimale le risorse endogene del territorio. Le strategie di salvaguardia suggerite in questo progetto sono sostanzialmente due: in situ ed ex situ. Nella prima la razza resta allevata all’interno della specifica filiera zootecnica, nel quadro del suo contesto storico, culturale e paesaggistico. Nel secondo caso si prevede la crioconservazione di materiale genetico sotto forma di gameti, embrioni ma anche di sequenze di DNA, mediante la realizzazione di una banca di risorsa genomica (Genome Resource Banking).
Pertanto per far fronte a questo le strategie applicate saranno:
a) Massimizzazione della popolazione e minimizzazione della parentela fra i riproduttori, con lo scopo di aumentare da subito la popolazione mediante l’utilizzo di biotecnologie della riproduzione e selezionando, ad ogni generazione, riproduttori per ridurre il relativo coefficiente di consanguineità;
b) Individuare in termini oggettivi le caratteristiche di peculiarità dei TGA, del sistema di allevamento e qualificare le produzioni tipiche. Indispensabile appare realizzare un’analisi citogenetica e della variabilità di alcuni geni che influenzano le caratteristiche quali-quantitative e sanitarie del prodotto, l’esigenza di adottare piani di razionamento adeguati ai reali fabbisogni nutritivi dei diversi TGA, allo scopo di migliorarne il benessere animale e la capacità di caratterizzare le produzioni dal punto di vista qualitativo, attraverso l’utilizzo di analisi di tipo microbiologico, chimico, sensoriale e molecolare;
c) Realizzazione di una rete con divulgazione e trasferimento dei risultati, attraverso azioni di formazione ed aggiornamento degli allevatori, degli addetti delle filiere zootecniche e dei consumatori, sulle principali tematiche affrontate nelle azioni precedenti.
http://agricoltura.regione.campania.it/eventi/convegno-05-07-11.html
http://agricoltura.regione.campania.it/eventi/convegno-05-07-11.html
Info Stampa
Nando Cirella
direttore Agricultura e Innovazione
direttore@agriculturaeinnovazione.it
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