L'assemblea del pd di Vico Equense ha suscitato notevole curiosità per le ragioni che hanno portato al commissariamento, che sono già note e che non mi dilungo a ripetere ancora, e per la manifesta volontà del Sindaco Buonocore di entrare a far parte del partito.
Nella discussione che si è sviluppata, a parte le giuste recriminazioni degli iscritti buggerati dall'ex segretaria, le cose che devono essere messe in primo piano, secondo me, sono le seguenti.
L'intervento assurdo del sindaco Buonocore che continua a rinfacciare fatti avvenuti qualche anno fa.
La presenza massiccia di una parte considerevole dell'attuale maggioranza in Consiglio Comunale che non ha profferito parola, né ha tentato di ricucire uno strappo
La presenza significativa di giovani 30/40enni con una considerevole voglia di partecipare e costruire.
Su queste cose bisognerebbe cominciare a ragionare per tentare di sbrogliare la matassa.
Cominciamo dal primo punto.
Andrea Buonocore ha detto in assemblea di essersi sempre sentito parte integrante del pd, però sarà da qualche annetto che non lo vota più, a cominciare dalle elezioni di cinque anni fa quando prese la giacchetta e se ne andò da un'altra parte. Questo modo di agire, che fa ormai parte di un malcostume diffuso, di per sè non costituirebbe un grande reato se derivasse da un legittimo cambiamento di opinione piuttosto che da una opportunistica scelta elettorale. Tuttavia, si potrebbe perdonare anche questa come peccato veniale se almeno ci si chiarisse su alcuni punti fondamentali. Faccio un esempio. Gennaro Cinque, come si sa, è uomo di destra, con annessi e connessi. Qualche mese fa, e non era la prima volta, a riprova di questa sua profonda e sostanziale connotazione politica, pubblicava su fb un video di Salvini che, come al solito, diceva la sua sui migranti con gli argomenti che tutti ormai conosciamo a memoria. Ebbene, sarebbe importante che Andrea Buonocore spiegasse come può, un Sindaco che si sente naturalmente collocato nel pd, sopportare che nella sua Giunta vi sia un assessore che mostra video razzisti sui social. Non sono sciocchezze, secondo me, sono cose importanti, perché il pd avrà mille difetti ma sul tema dei migranti si è sempre espresso con infinita trasparenza e chiarezza. O ti piace Salvini o sei del Pd, da questo non si scappa. Ma non è il solo punto che dovrebbe distinguere il "piddino" Andrea dalla destra che ha frequentato e che, per quanto ci risulta, continua a frequentare.
Sbagliato anche l'approccio con chi ha buone ragioni per avercela con lui. Ha ripetuto, ormai è un mantra, che è stato cacciato dal Pd (Sic!)
Non avrebbe dovuto chiedere scusa per i fattacci combinati dalla Rossi e riconoscere che quello fu un imbroglio bello e buono? O perlomeno che fu un errore?
L'approccio doveva, a mio avviso, essere rassicurante per chi nel partito ancora ci crede e trova scellerate alcune scelte spericolate che sfiorano l'illegalità. Andrea avrebbe potuto spiegare che con Gennaro Cinque è nato un sodalizio elettorale che non sarà eterno e non supererà certi limiti. Avrebbe dovuto smentire il temuto arrembaggio del partito da parte delle truppe cammellate al suo seguito o al seguito di Gennaro Cinque, garantendo trasparenza nel tesseramento e nelle modalità del prossimo congresso. Avrebbe dovuto fare, in parole povere, un intervento politico serio invece che frignare per un fatto accaduto anni fa, nel quale, per giunta, aveva torto marcio.
Penso che se lo avesse fatto gli animi si sarebbero subito rasserenati avendo di fronte una persona consapevole e responsabile. Si spera che in futuro Andrea si orienti in maniera più costruttiva, senza fare inutilmente e cocciutamente la parte dell'offeso, anche se si teme che lui molte cose non le abbia dette perché non le pensa. E su questo si basa l'inquietudine di chi pone obiezioni alla sua presenza nel Pd.
Riguardo alla presenza in assemblea di una parte della giunta accompagnata da sconosciuti che sembravano più guardie del corpo che possibili futuri militanti, avrei gradito ascoltare qualcuno che conosco molto bene e che non posso fare a meno di avere in simpatia, nonostante tutto, per antica conoscenza e frequentazione. Speravo che almeno da loro partisse una richiesta di collaborazione, di voglia di ricostruire, un riconoscimento di reciproca necessità per ricominciare un dialogo interrotto da brutte vicende che si devono in qualche modo archiviare. Nessuno gli avrebbe chiuso la porta. Quando si riconoscono gli errori fatti si è già un passo avanti.
Infine non posso fare a meno di mettere in evidenza l'intervento del giovane Raffaele Vanacore che ha parlato di rinnovamento, di futuro.
E non posso fare a meno di pensare anche io che il partito deve viaggiare su strade nuove e fatte di sostanza. Che il Sindaco diventi un tesserato o addirittura assuma un ruolo nel partito ha poca importanza per il futuro del pd. Quello che conta è la possibilità di mettere nuove energie in un progetto che, senza escludere una fattiva e possibile collaborazione con l'amministrazione comunale, rimanga indipendente e promotore di iniziative al servizio dei cittadini, fuori da ambigue politiche, da veti o costrizioni di qualsiasi genere. E soprattutto che ispiri fiducia.
Nessun commento:
Posta un commento