lunedì 12 novembre 2012

NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!

E’ da mesi sotto gli occhi di tutti che il trasporto pubblico in Campania è sull’orlo del collasso. Ridotti stanziamenti dal Governo alla Regione e di conseguenza alle aziende,nonché allegre passate e recenti gestioni, lo stanno riducendo al lumicino. Anche la Circumvesuviana ha dovuto cedere. Pochi soldi e debiti con le ditte che provvedevano alla manutenzione e alla fornitura di ricambi hanno fatto si che il parco rotabile efficiente fosse sempre più esiguo. Ormai molto meno della metà dei treni è in grado di viaggiare, e - di questa metà - buona parte non risponde più ai prescritti standard di sicurezza. Il risultato è che aumentano di giorno in giorno le soppressioni delle corse. Inoltre il clima di conflittualità tra azienda e lavoratori non aiuta; infatti si sta cercando di operare un ulteriore recupero sul personale di macchina e viaggiante, aggravandone l’impegno di lavoro ma sgra...vandone nel contempo la retribuzione. Già lo scorso anno la busta paga fu alleggerita di 150/200€ e la cosa non fu né pubblicizzata né pubblicata, mentre da qualche giorno è stata riportata dai giornali la notizia che i macchinisti pretenderebbero circa 300€ di aumento.
CIO’ NON CORRISPONDE AL VERO!
Se anche fosse vero, questa cifra non farebbe che ricompensare i lavoratori di quello che hanno perso un anno fa, nel silenzio e nell’indifferenza totale di tutti. Questa cifra inoltre rappresenta parte di quello che i lavoratori ci rimetteranno se si avranno le modifiche che l’azienda cerca di operare, quindi non di aumento si tratta ma di recupero di quello che verrebbe sottratto al lavoratore… certo che così la cosa non sembra poi tanto brutta… Ma la cosa più risibile è che si cerchi di far passare come colpa dei dipendenti il disagio che sta subendo l’utenza da mesi. Certo, percepire in ritardo (o a rate) lo stipendio non fa piacere, ma poco o nulla c’entra col lavorare su macchine poco affidabili e non rispondenti più ai prescritti criteri di sicurezza ed efficienza. Quindi noi chiediamo ai clienti di informarsi e non credere alle notizie manipolate o artatamente diffuse per colpevolizzare il personale e scagliargli contro l’utenza.
NOI NON CI STIAMO !!!
Che si sappia che le soppressioni delle corse sono dovute alla mancanza dei criteri e delle norme di sicurezza che sono prescritte e indispensabili per far viaggiare un treno e non all’agitazione del personale che – qualora ci fosse – è rivolta al contenzioso verso i provvedimenti aziendali e non certamente alla penalizzazione del viaggiatore. In definitiva noi lavoratori della Circumvesuviana ribadiamo che:
NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!
Napoli, 11 novembre 2012 Lavoratori Circumvesuviana

1 commento:

Franco Cuomo ha detto...

NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!
E’la frase con cui si chiude un manifesto fatto stampare dai lavoratori della Circumvesuviana che in sintesi dicono che l’odissea alla quale sono sottoposti tutti i lavoratori pendolari non dipende da loro ma dalla dirigenza che con mette in sicurezza il materiale e dai tagli operati da questi ultimi che hanno decurtato stipendi e dimezzato il materiale rotante. Ok, vorrei crederci e vorrei crederci in quanto pendolare vessato e torturato e umiliato dalle condizioni a cui sono sottoposto giornalmente a 62 anni: viaggiare stipato in piedi, scendere in una stazione perché improvvisamente qualcuno dice che il treno si è guastato, arrivare in stazione e non leggere nessuna destinazione sui display, guasti improvvisamente anche questi, mentre una voce in italiano sgrammaticato annuncia che due corse per Sorrento e altre per altre destinazioni sono state soppresse, quando si arriva stanchi alla stazione dopo una giornata di lavoro e dopo aver fatto i salti mortali tra una piattaforma e un’altra al mattino per auto stiparsi in un treno di fortuna che ti fa arrivare dopo due ore sul posto di lavoro. Vorrei crederci ma non posso, perché credo che i lavoratori della Circumvesuviana stiano usando i pendolari, come quei genitori che usano i figli, per ricattarsi a vicenda quando si separano. Viaggio da troppi anni e per non vedere e segnalare le ingiustizie e gli abusi che vengono perpetrati sull’utenza. Intanto vorrei chiedere a questi lavoratori, perché al mattino ai varchi sono così solerti e filo aziendali nel chiedere ai pendolari di esibire i titoli di viaggio e gli abbonamenti, dopo che questi sono stati umiliati in quello che dovrebbe essere la fruizione di un servizio pubblico? Ho più volte sollecitato una sospensione degli abbonamenti e dei biglietti fino a quanto non saranno garantite le misure minime di viaggio ovvero: sapere quando si parte e sapere quando si arriva. Pagavo un abbonamento ferroviario di 83 euro mensili che non sono disposto più a pagare perché quando arrivo in stazione non so se troverò il treno, quando lo prendo dopo aver atteso qualche ora, sono costretto a scendere in una stazione di fortuna perché il treno, appena partito dopo due soppressioni si ferma . Allora mi chiedo: ma siamo sicuri che i lavoratori della circumvesuviana non sono complici in questo stato di cose? Siamo sicuri che queste tecniche di sabotaggio non siano un ricatto fatto pagare all’utenza? Io da tempo ho denunciato sulla stampa, sul mio blog, su FB, la dirigenza di Unico Campania, EAV e Circumvesuviana di aver gestito il trasporto pubblico in Campania tra assunzioni clientelari e nomine di consulenze milionarie mentre il parco treni era in condizioni pietose. Poi sono stati fatti gli acquisti dei metrostar: treni trappola, secondo il mio punto di vista di pendolare, per lunghe tratte, e nessun magistrato che abbia aperto un fascicolo per capire come e perché sono stati fatti questi acquisti, né nessun magistrato sente l’urgenza di aprire un fascicolo su quanto succede ogni mattina a milioni di persone: studenti, donne e uomini, giovani e vecchi, trattati peggio delle bestie! Perché allora dovremmo essere solidali con i lavoratori della Circumvesuviana? IO riporto quello che mi accadde ad un varco perché per protesta mi rifiutai di mostrare l’abbonamento dopo una percorrenza da cani che non si poteva chiamare viaggio: fui inseguito, strattonato e spinto contro un muro, a 62 anni, con due infarti avuti, quasi fossi stato un delinquente. Questo continua a succedere, ogni mattina. Come mai mi chiedo allora, i lavoratori della circumvesuviana sono così solerti solo sui controlli dei titoli di viaggio? Ma di più, e questa domanda dovrebbe far riflettere: come mai appena si sblocca qualche finanziamento i treni improvvisamente ritornano nelle stazioni, riprendono le corse regolarmente non sono più scassati e i display funzionanano miracolosamente di nuovo?
Franco Cuomo Coordinatore Circolo VAS- Verdi Ambiente e Società
Vico Equense