lunedì 27 dicembre 2010

Vico Equense – Giuseppe Dilengite presenta il movimento “Vico Equense 2020”. E spiega le ragioni che stanno alla base del suo rinnovato impegno

Alcuni giorni fa l’annuncio: Giuseppe Dilengite, Antonio Parlato, Ferdinando Astarita e Giuseppe Cioffi, con un manifesto, hanno lanciato “Vico Equense 2020”, nuova proposta politica per le amministrative del giugno 2011. I quattro firmatari del manifesto hanno avuto incarichi di prestigio nella prima fase della Giunta Cinque. Poi, inspiegabilmente, il sodalizio politico finì traumaticamente nel febbraio 2009, quando il sindaco Cinque, senza dare spiegazioni, operò un drastico taglio nella Giunta, “licenziando” in tronco i quattro assessori firmatari.
Giuseppe Dilengite oggi spiega le ragioni del nuovo impegno politico che intende assumere insieme a Parlato, Astarita e Cioffi, ricordando che l’attuale sindaco sta governando grazie ai voti di tutta la coalizione, con una maggioranza bulgara ottenuta proprio grazie all’apporto degli assessori di cui si è voluto liberare.
Dunque, Avvocato Dilengite, il dado è tratto! Il manifesto “Vico Equense 2020” sancisce la nascita di una nuova formazione politica.
“Tengo a sottolineare che il nostro è un gruppo di “Impegno civile” .
Il termine “politica” è stato svuotato dai propri significati e contenuti positivi, questo a causa del fatto che molti amministratori – nella nostra Città come nel resto del paese - attuano una politica lontana dai reali bisogni della gente e sono spesso interessati alla gestione di interessi particolari piuttosto che impegnati al soddisfacimento di quelli collettivi, adottano comportamenti scorretti, violando regole scritte e non scritte tanto che la gente ormai è generalmente sfiduciata e parla male di chi “fa politica” in questo modo.
Il nostro Impegno civile ebbe inizio nel 2001 e continua oggi, guardiamo al futuro senza rinnegare il passato che valutiamo criticamente e auto-criticamente consapevoli sia delle cose buone fatte che degli errori commessi.
Rappresentiamo una area che si può definire moderata, liberale, riflessiva e propositiva: disposta al dialogo ed al confronto.
Pensiamo che sia importante avere dei progetti realizzabili ed in linea con lo sviluppo Europeo. Proviamo a immaginare la nostra Città come vorremmo che fosse nel 2020 ben sapendo che al traguardo si arriva solo se si è uniti, convinti, leali e onesti e se si lavora giorno per giorno impegnandosi al massimo delle proprie competenze e capacità.”
Non pensa sia troppo lontano il 2020 rispetto all’immediatezza dell’attuale sindaco?
“La manutenzione straordinaria non basta, ripeto, si deve programmare con intelligenza e serietà. Programmare significa avere idee da realizzare per risolvere i problemi del paese, trovare fonti di finanziamento che non incidano sulle casse comunali, stare al passo con l’Europa migliore. Si devono ancora realizzare molti di quei progetti che furono frutto dell’impegno degli anni 2001-2005 e questo può essere fatto subito in contemporanea al rilancio della attività programmatica.”
Come risponde a quelli che pensano che sia solo la volontà di rivalsa su Gennaro Cinque a muovere questo movimento.
“La domanda è un tantino provocatoria ma merita comunque una risposta chiara.
E’ ovvio e direi anche naturale che dopo quello che ha fatto Cinque ci sia delusione, amarezza e ambizione legittima di giustizia. Ma non è corretto sostenere che questa sia la motivazione principale del nostro impegno che trae origine da autentica passione ed entusiasmo civico!
Rimango un po’ perplesso quando si fa riferimento al nostro gruppo come a quello dei “fregati” da Cinque.
Si dimentica che ognuno di noi è stato eletto dal Popolo e che, caso mai, il Cinque ha “fregato” gli elettori che ci avevano dato mandato esplicito di governare.
Cinque con l’operazione del febbraio 2009 non è che ha eliminato degli avversari politici ma ha tradito quelli che più lo avevano sostenuto nella sua candidatura a Sindaco! Si pensi solo al fatto che Peppe Cioffi all’epoca della “defenestrazione” era ancora il coordinatore di Forza Italia!!
Ancora oggi sono misteriosi i motivi che indussero Cinque al rimpasto del 2009.
E sono ancora più anomale e illogiche le scelte di oggi.
Infatti egli ha “ripescato” l’ex assessore Giuseppe Russo, ma ha spiegato perché ? Questi è stato buono dal 2006 al 2009, poi è stato cattivo fino al dicembre 2010 per poi ridiventare buono fino alle prossime elezioni del 2011… C’è qualche logica in tutto questo? Si stanno facendo gli interessi della città oppure solo azioni volte a conservare il potere ?
Quindi la nostra è anche una reazione legittima ad una palese ingiustizia che in pratica ha prodotto un collasso della amministrazione, infatti nessun risultato è stato raggiunto successivamente alla nostra esclusione. La propaganda della politica del fare è solo demagogia. Se si analizzano con attenzione i risultati dell’attuale giunta si vede che c’è ben poco da considerare.
Ma principalmente il gruppo VicoEquense2020 intende coinvolgere la città in un progetto condiviso e serio a prescindere dall’antagonismo con Cinque.
Questo è ln punto fondamentale.
Noi abbiamo una visione diversa del modo di amministrare del Cinque. Innanzitutto amiamo il rispetto delle regole della vita democratica, delle leggi e della politica, del confronto aperto e leale. Pensiamo a programmare e nello stesso tempo a realizzare.
Oggi una seria politica di programmazione non esiste più e non per causa nostra.
Intendiamo ripristinare il rispetto delle Regole della Buona Politica e ridare fiducia a tanta gente delusa dal modo dispotico con cui si è governato dal 2009 a oggi.”
Qualche giorno fa lei ha chiesto a tutte le forze politiche e ai movimenti civili un’alleanza per battere Cinque. Lei insomma non vuole restare nei limiti del centrodestra?
“Io credo che Vico abbia bisogno di un impegno civile collettivo. Siamo sempre stati collocati in una area di centro e moderata, aperta al dialogo e dunque chiediamo un confronto con chi è disponibile a ciò. Non amiamo però la politica distruttiva e della opposizione a tutti i costi. Vogliamo lavorare su idee e proposte fattibili da realizzare concretamente a breve, medio e lungo termine con le migliori forze del paese. Stare solo “contro” non ci interessa e abbiamo dimostrato già nel recente passato che per raggiungere tali obbiettivi abbiamo sacrificato le pur giuste ambizioni dei singoli in favore dell’interesse generale.
Questo è il nostro stile che ci distingue da molti altri interessati solo al proprio personale traguardo.”
Si profila già la sua candidatura o è aperta anche agli altri firmatari del manifesto?
“E’ molto più importante in questo momento pensare a costruire una solida coalizione che abbia un programma condiviso teso a risolvere i problemi della città e pensato per la gente e con la gente.
Il problema del candidato sindaco deve essere risolto dopo che si è formata la coalizione. Personalmente sono convinto che sarebbe una grande conquista di democrazia locale determinare la candidatura nell’ambito della coalizione attraverso le primarie. Lo sto dicendo da un po’ di tempo e insisterò su questo tema, spero vivamente che questa idea sia sostenuta da altri amici. Io sarò comunque a disposizione e mi impegnerò in ogni caso a prescindere da tutto . E’ questo il senso dell’impegno civile: la politica è passione e vocazione e si può e si deve fare, anche senza poltrona!“

nella foto l'avv. ex sindaco, Giuseppe Dilengite

Maria D’Ordia per


4 commenti:

franco cuomo ha detto...

Mi chiedo, quando leggo queste tue interviste: questa, quella fatta al sig. Tatarelli o quella fatta al sig. Di Vuolo, cosa determina la scelta di questi personaggi, chi sono, cosa rappresentano, perchè dovrebbero interessarci le loro opinioni sul paese? A ben vedere, scusami se te lo dico,mi sembra che tu obbedisca ad un format stereotipo nel quale, l'unica importanza attribuibile a questi signori, è quella che gli dai tu intervistandoli. Ti prego di non intervistare mai me :-)

mariad ha detto...

Caro Franco, mi stupisco di questo tuo commento acidino senza motivo, ma ti rispondo volentieri. Credo che persone come Dilengite o Tatarelli si pongano da sole all’attenzione in quanto protagonisti di eventi che hanno una oggettiva valenza giornalistica nel territorio. Io, da cronista, raccolgo informazioni andando direttamente alla fonte. E li ringrazio della loro disponibilità.
Per quanto riguarda il sig. Di Vuolo, mi meraviglio di quello che dici in quanto se c’è qlcn che dimostra interesse per lui sei proprio tu, che sul tuo blog, un giorno sì e l’altro pure, lo porti all’attenzione della cronaca. Se non interessa a nessuno perché ne parli tanto?
ps non mi sarebbe venuto in mente di intervistarti, sta tranquillo…
:)

franco cuomo ha detto...

no, non acidità, semplicemente non li considero " protagonisti di eventi", forse sono proragonisti della piazza, ma non credo che questo abbia una valenza giornalistica. Per di Vuolo ti invito a trovare il suo nome in un mio posta da un anno a questa parte. Ora ho fatto un post su di lui perchè ha fatto veramente un'altra cosa ignobile e andava citato per nome e cognome. Tutto qua!

mariad ha detto...

bè come presidente della ss trinità lo citi eccome, anche se non ne fai sempre il nome.
cmq franco, scusami, ma trovo questa tua polemica un tantinello sterile. Tu, come tutti puoi dare il giudizio che vuoi, ma non credo che debba sindacare sulle interviste che faccio.
D'altra parte anche tu fai parte della "piazza", tant'è che sei spesso ospite di organi di "informazione" paesana e mi pare con molta goduria (tua). La tua voce non vale più di quella degli atri, a mio giudizio.