Il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque, a poco più di anno dalla scadenza definitiva del suo mandato iniziato la prima volta nel lontano 2008, accetta di fare un rapido bilancio della sua tormentata amministrazione.
Con una maggioranza dalle
sembianze di una corazzata invincibile ha dovuto affrontare marosi avversi,
tempeste implacabili, placide acque e periodi di calma piatta, rimanendo
comunque il nocchiero unico, ma anche il nostromo e il mozzo di un’imbarcazione
che spesso imbarcava acqua da mille falle. Dimissioni minacciate più volte,
licenziamento in tronco di mezze Giunte, crisi paurose che hanno messo in
bilico la sopravvivenza stessa della sua amministrazione non hanno scalfito però la
sua profonda avversione alla trattativa, alla politica praticata con i compromessi e
gli accordi che potevano assecondare le brame dei suoi ex compagni di strada. Fino
alle estreme conseguenze. Una caparbietà umanamente comprensibile, politicamente
un po’ meno, ma lui non se ne cura più di tanto. Ci sono ostacoli che il cuore
non può superare.
Come al solito è affabile e disponibile a rispondere alle
domande anche se una buona metà dell’intervista la concentra sulla questione
scolastica, antica spina nel cuore già dall’esordio come primo cittadino. Lo amareggia il non
essere capito nella sua volontà di migliorare le condizioni scolastiche degli
alunni dell’obbligo, con le infinite polemiche suscitate dalle drastiche
scelte in tema di accorpamento e dimensionamento scolastico. Lo ferisce il
fatto che, ad esempio, gli abitanti di Arola preferiscano iscrivere i propri
figli nel vicino comune di Meta piuttosto che nella scuola che lui e solo lui ha
voluto ampliare. - “Abbiamo speso un milione di Euro per quella scuola, ma se
mancheranno le iscrizioni saremo costretti a chiudere.” Inutile spiegargli che
Arola è un plesso fatiscente. Lui stragiura che a settembre sarà tutto diverso
con i lavori che ancora si devono fare. Diventerà un gioiellino. E si rammarica
anche che le mamme degli alunni della Media di Massaquano gli abbiano scritto una lettera per
scongiurare la chiusura del plesso a favore della materna. “Mamme trentenni che
non si sentono lese se i loro figli non hanno una palestra o che non si
preoccupano della lezione di musica in un’aula attrezzata. Mica dobbiamo fare i
figli musicisti, mi dicono. Un'assurdità secondo me!” E per ora la scuola media resta a Massaquano e non
viene piu spostata a Vico Centro presso la “Scarlatti”. C’è da pensare che le
cose siano molto cambiate, forse il Sindaco teme nuove tempeste collettive,
specialmente in un clima di maggioranza traballante in Consiglio Comunale.
-“Non c’è al momento nessuna falla nella nostra maggioranza." dice, anzi - "Già era deciso che dall’inizio mandato e fino a un anno e mezzo dalle elezioni
si sarebbe insediata una Giunta Tecnica. Da gennaio di quest’anno doveva
partire, e partirà, una Giunta Politica.
Il problema però è un altro. Io credo ancora che la lealtà
sia la prima regola che deve valere tra le persone. Prima di essere eletti ci
si scanna a fare campagna elettorale, qualcuno si venderebbe la mamma per
qualche voto in più. Poi il giorno dopo le elezioni i Consiglieri eletti si
scordano tutto e fanno prevalere i loro interessi personali. Fanno tresche, si
vendono per poche lusinghe e invece di andarsi a leggere gli atti vedono come
devono fare per mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole lavorare. Abbiamo la
posta certificata ma chi la legge? E quanti vengono alle riunioni per discutere
gli atti della maggioranza? Pensano ad altre cose… Per esempio, per me il Presidente del Consiglio doveva farlo
Andrea Buonocore. Maurizio Cinque alla fine non ha tradito Gennaro ma
ha tradito Andrea, l’amico che lo aveva aiutato a essere eletto. E secondo lui la gente non ha capito che
razza di gioco ha tenuto il coraggio di fare? Questi soggetti vivono di aria fritta, il tempo delle chiacchiere è finito e quello che vale sono solo le
azioni che si compiono. Quelle che stanno sotto agli occhi di tutti. Per quanto mi riguarda devo dire che l’unico errore
grave che ho fatto è stato proprio quello di essermi fidato di chi non era n'omme, di aver capito troppo tardi con chi avevo a che fare!”
Riguardo a una sua candidatura alle regionali il Sindaco non
si tirerebbe indietro. “A condizione però di poter diventare determinante per
risolvere la questione di Faito. Ho chiesto a Caldoro di creare un’unità di
lavoro proprio su Faito, e nel consiglio comunale abbiamo approvato anche una
delibera proprio per questo. Il territorio di Faito sta subendo un abbandono
che si deve assolutamente recuperare. I soldi che regione ed altri enti
ricevono per le antenne sparse là sopra danno un gettito di 350.000 euro
all’anno che sarebbero una grossa boccata di ossigeno per riparare molte aree
abbandonate. Il lavoro e lo sviluppo turistico di Vico Equense stanno proprio sul
Faito e solo a queste condizioni vedrei utile un mio ingresso in Regione.
Quello a cui tengo veramente però è essere eletto
Consigliere Comunale a Vico Equense. Io, alle prossime elezioni comunali, mi presenterò in qualità di consigliere in
qualunque caso, questo i miei concittadini lo devono sapere già da ora, è una
promessa.”
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"Nella foto: il Sindaco Gennaro Cinque
3 commenti:
Ancora parla del l'elezione del Presidente? Allora è proprio alla frutta ...
Queste accuse al passato al presente e promesse nel futuro meritano approfondimento politico con una inevitabile verifica di maggioranza. M.llo Cioffi.
Nn ci capisco più nulla....
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