mercoledì 18 aprile 2012

Vico Equense – Torna caldo il tema delle antenne per la telefonia mobile. “Articolo 32” fa ancora appello al senso di responsabilità di cittadini e Amministratori locali

Il Comitato art. 32 torna a farsi sentire sulla questione delle antenne per la telefonia mobile. Dal mese di dicembre scorso, quando, in un acceso e partecipato Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza, fu decisa all’unanimità la sospensione per quattro mesi delle installazioni sul torrino comunale dell’orologio, è calato il silenzio sulla vicenda da parte dell’amministrazione e nulla sembra essersi mosso per fare dei passi avanti. In sostanza in quel Consiglio Comunale si deliberò la nascita di una commissione che avrebbe dovuto valutare i reali rischi a cui potevano essere sottoposti i cittadini che abitano in pieno centro e a pochi metri dalle istallazioni. Il Comune si dava un tempo di quattro mesi per comporre la commissione, della quale avrebbero dovuto far parte esperti nominati dalle parti, e per valutare gli esiti degli accertamenti. Questa decisione, segnale di un’inversione di tendenza da parte dell’amministrazione Cinque, aveva aperto la strada a un rapporto positivo tra istituzioni e cittadini, ma a tutt’oggi non si vede la nascita della commissione e rimane un’incognita il luogo da destinare all’installazione delle antenne in centro.
C’è delusione e amarezza nel Comitato art. 32 e nelle forze politiche che avevano appoggiato la protesta. Si teme ancora che da un momento all’altro possa spuntare un’antenna sul comune e vanificare tutto l’impegno profuso per evitare decisioni affrettate e poco consapevoli del reale rischio da onde elettromagnetiche.

Negli ultimi mesi, Comitato, Associazioni e partiti di opposizione non sono stati con le mani in mano. Innanzitutto nella scelta degli esperti sul tema, autorevoli a livello nazionale, che avrebbero potuto far parte della commissione, ma anche nella ricerca dei progetti messi in campo da altri comuni per favorire un’ampia diffusione della telefonia mobile salvaguardando la salute pubblica.
Per quanto riguarda la commissione, però, la soluzione non è ancora a portata di mano. Sebbene il Comitato abbia già avuto la disponibilità di vere autorità nel campo delle onde elettromagnetiche, di fatto il comune non ha ancora preso una decisione. Già l’aver ribadito l’inserimento di tre membri, due a scelta del Comune e uno del Comitato, fa pendere la bilancia a suo favore, ma non sono ancora noti nemmeno i nomi proposti dall’Amministrazione Comunale, segnale questo di inerzia e scarsa volontà di agire fattivamente per risolvere la questione.

Quanto ai progetti di altri comuni, il Partito Democratico di Vico Equense ha messo in campo l’esperienza fatta nella città di Ercolano. L’Assessore Solaro è intervenuto ad un incontro con il pd cittadino, SEL e Comitato per illustrare il metodo seguito dal Comune nell’elaborazione di un piano antenne condiviso da esperti, cittadini e autorità con la soddisfazione di tutti.
L’esperienza di Ercolano potrebbe essere il canovaccio sul quale preparare un percorso simile anche a Vico Equense e, soprattutto, dimostra che, se c’è la volontà di operare in sintonia con le parti in causa, si può coniugare l’esigenza di coprire tutto il territorio del segnale di telefonia mobile con quella primaria di salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Per questo motivo il Comitato Art. 32 chiama a raccolta amministratori della città, cittadini, associazioni e forze politiche al fine di allargare i confini di ciascuno e far parte di un unico organismo teso a condividere delle scelte che riguardano il futuro benessere di tutti.
L’incontro è fissato per sabato 21 aprile presso il Bar del Sole, in piazza Umberto I, Vico Equense, alle ore 18.00.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nele foto: torrino dell'orologio, manifesto del Comitato art.32

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