
Sulla vicenda tuttora non ci sono notizie, tutto sembra circondato da un riserbo e un mistero difficili da capire. Sembrerebbe che i lavori si siano fermati perchè la ditta costruttrice avrebbe apportato una variante al progetto, per cui al piano terra, su via Filangieri, la sala cinematografica farebbe posto ad alcuni locali commerciali e ne occuperebbe la parte soprastante. Questa variante pare sia stata approvata anche dalla Soprintendenza, ma al momento, mancherebbe proprio l'approvazione da parte del Comune. La cosa appare singolare perchè in questo periodo l'Amministrazione Comunale è molto interessata agli eventi cinematografici e promuove iniziative di grande interesse come il "Social World Film Festival" che si terrà proprio a Vico Equense dal 6 al 13 maggio. Verranno proiettate in giro sul territorio cortometraggi e pellicole dai temi importanti a sfondo sociale, usufruendo di spazi pubblici, come la SS Trinità e Paradiso, e dei saloni di alcuni alberghi. Molti saranno i protagonisti illustri dell'evento, tra i quali Alessandro Siani e Gianfelice Imparato. Insomma, tanto buon cinema ma niente sala cinematografica, appunto, e questa è davvero una nota stonata rispetto a una lodevolissima manifestazione che dà lustro a tutto il territorio della Penisola Sorrentina.
Nel frattempo c'è chi è pronto a giurare di aver visto qualche proprietario parcheggiare nei box interrati, nonostante non siano ancora agibili. Altri mugugnano perchè l'ingresso ai box intaserebbe via Filangieri, una strada già molto trafficata. Segnali di insofferenza per i nostalgici della vecchia sala cinematografica che segnava un punto a favore dello sviluppo turistico-culturale cittadino che non gode di molti spazi nè di adeguati investimenti. E nemmeno dell'interesse dell'opposizione cittadina, anzi della minoranza, attualmente in Consiglio Comunale, che fino ad oggi non ha mai chiesto spiegazione sugli immensi ritardi accumulati sia dall'impresa Gemar SpA che dall'Ammnistrazione. Diverso l'approccio del pd cittadino, il quale ritiene che i box interrati, con relativo ingresso, in mancanza di una specifica variante, siano del tutto abusivi in quanto non rientrano nel Piano Regolatore. Ed è forse questo l'inghippo più grave che rallenta tutto, anche se non sembra essere motivo di discussione e di approfondimento nei luoghi istituzionali preposti.
Maria D'Ordia per Il Gazzettino Vesuviano
4 commenti:
complimenti maria, davvero brava!
grz...
purtroppo il silenzio continua
Per correttezza di informazione devo precisare che il progetto per i box interrati non è un progetto di finanza, come erroneamente da me riportato nell'articolo. Inoltre va precisato che l'abbattimento della sala cnematografica Aequa non faceva parte del progetto, in parole povere il cnema non doveva essere raso al suolo.
Finalmente ! Mi trovo d'accordo con ogni tua affermazione! Virgole e punti compresi!
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